Carta d'identità elettronica CIE
La Carta d’identità elettronica, CIE, è una smart card
che gradualmente sostituirà la tradizionale carta di identità.
La CIE riporta sul fronte i dati personali e la foto,
mentre sul retro il codice fiscale, una banda ottica e un microchip il quale
consente l’identificazione del cittadino e tutte le informazioni personali, e ciò
rappresenta una grossa novità rispetto alla Carta d'identità in formato
cartaceo.
E’ realizzata su un supporto di materiale plastico,
policarbonato, le cui dimensioni ricordano quelle di una carta di credito o
codice fiscale, sul quale
vengono incisi i dati del possessore, la sua firma e la sua foto, la data di
rilascio e di scadenza, il codice fiscale. Nel microchip, a radiofrequenza, incorporato sono
registrate le impronte digitali e la foto digitale (in bianco e nero e stampata
al laser per garantire un'elevata resistenza alla contraffazione).
Può essere specificato, volontariamente, il proprio consenso alla
donazione degli organi, e le modalità di contatto (telefono, indirizzo di posta
elettronica o PEC.
Potrà inoltre contenere anche i dati amministrativi del
Servizio Sanitario Nazionale, e tutte le informazioni occorrenti per la firma
digitale. La CIE quindi permette di riconoscere il suo possessore “a vista”, ma
diventerà anche la chiave elettronica con cui il cittadino potrà accedere, in
forma univoca e sicura, ai sistemi, alle banche dati informatiche e a servizi
telematici della Pubblica Amministrazione (Spid sistema pubblico di identità digitale).
I sistemi tecnologico ed informatico oggi usati
consentono di produrre il documento con la massima sicurezza e lo rendono
praticamente non falsificabile; le copie elettroniche della Carta d'identità
elettronica sono custodite nella memoria degli elaboratori del Comune che la
rilascia e presso il Ministero dell’Interno.
Al momento del rilascio della carta a tutela della
sicurezza del cittadino sono rilasciate allo stesso tre codici personali
segreti: il PIN: una sequenza di numeri personali e segreti che permette il
riconoscimento dell’utente in tutta sicurezza; il PUK: il codice per sbloccare
il PIN nel caso in cui il cittadino ne sbagli la digitazione per tre volte o
dimentichi il proprio numero; il CIP: per impedire l’uso del PIN ad altri se la
carta viene smarrita o rubata e garantire la propria privacy.
Il Centro Nazionale dei Servizi Demografici (CNSD)
presso il Ministero dell’Interno, assicura e garantisce la gestione unitaria
del sistema di emissione della CIE, la sua piena funzionalità e la trasparenza
e sicurezza dei processi di autenticazione e convalida dell’informazioni
anagrafiche.
La nuova Carta d'identità elettronica può essere richiesta da
tutti coloro risultano in possesso della Cittadinanza Italiana.
La procedura per richiederla è semplice: occorre
rivolgersi al proprio comune di residenza o di dimora fornendo una fototessera,
in formato cartaceo o elettronico, su un supporto USB. La fototessera dovrà
essere dello stesso tipo di quelle utilizzate per il passaporto. Ove predisposto
le fotografie vengono acquisite tramite apposita strumentazione al momento del
rilascio mentre è obbligatorio il consenso a far prelevare l’impronta del
dito indice della mano sinistra.
All'atto della richiesta, è consigliabile munirsi di
codice fiscale o tessera sanitaria in modo da velocizzare le attività di
registrazione. È inoltre necessario il versamento, presso le casse del comune,
della somma di 16,79 euro - oltre ai diritti fissi e di segreteria, ove
previsti, quale corrispettivo per il rilascio della CIE, dunque il costo finale
si aggira intorno ai 22 euro. E' inoltre necessario conservare il numero della
ricevuta di pagamento.
Se si tratta del primo rilascio, occorre fornire
all'operatore comunale un altro documento di identità in corso di validità (passaporto,
patente, libretto della pensione con foto) mentre chi non ne è in possesso deve
presentarsi in comune accompagnato da due testimoni. In caso di rinnovo o
deterioramento del vecchio documento, bisogna consegnare quest'ultimo o la dichiarazione
sostitutiva di atto notorio attestante il deterioramento della carta d’identità,
all'operatore comunale. In caso di furto o smarrimento del documento bisogna
presentarsi con Denuncia di furto o smarrimento resa presso le Autorità
competenti.
Al momento della richiesta della CIE, l'operatore
comunale procede all'acquisizione delle impronte digitali. In questa sede il
cittadino può fornire, se lo desidera, il consenso o meno alla donazione degli
organi.
Una volta completata la procedura di richiesta allo
sportello, il cittadino riceverà la CIE entro
6 giorni lavorativi all'indirizzo da lui indicato. Una persona delegata
potrà provvedere al ritiro del documento, purché al momento della richiesta
siano state fornite le sue generalità all'operatore del comune.
Se il cittadino non può presentarsi personalmente allo
sportello comunale, per malattia grave o altre motivazioni, può delegare
un'altra persona o un familiare che dovrà recarsi presso il comune con la documentazione
che attesta l'impossibilità del delegante a presentarsi. Il delegato dovrà
fornire la Carta d'identità del titolare o altro suo documento di
riconoscimento, la sua foto e il luogo in cui spedire la CIE.
Effettuato il pagamento, il richiedente concorderà con
l'operatore comunale un appuntamento presso il domicilio del titolare, per il
completamento della procedura.
La Carta d'identità elettronica come per quella
cartacea non si rinnova in caso di variazioni dello stato civile, residenza o
della professione e può essere richiesto il rinnovo del documento 6 mesi prima
della data di scadenza stessa.
La validità della Carta d’identità elettronica è uguale
a quella della carta d’identità cartacea tradizionale, ovvero, di 10 anni.
La validità della Carta d’identità varia in base all’età
del minore, ovvero:
minori di 3 anni: CI e CIE validità di tre anni
minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni: CI e CIE
validità di cinque anni
Il rilascio della Carta d’identità elettronica minorenni
prevede che lo stesso debba presentarsi agli sportelli dell’anagrafe comunale
accompagnato da un genitore munito di documento di riconoscimento in corso di
validità mentre per la richiesta di rilascio del documento valido per
l’espatrio è necessario l’assenso di entrambi i genitori che devono recarsi in
anagrafe, insieme al minore, per dare il proprio assenso e dichiarare
l’assenza di cause che ostacolino l’espatrio.
In caso di assenza di uno dei genitori, è possibile dare
il proprio assenso compilando il relativo modulo e allegando la fotocopia del
proprio documento d’identità mentre in caso di rifiuto all’assenso da parte di
un genitore, è possibile chiedere l’autorizzazione al Giudice Tutelare.
Importante: la Legge italiana impone che il minore di 14
anni italiano, anche se munito di Carta d’identità valida all’espatrio, nel suo
viaggio all’estero debba essere accompagnato da uno dei genitori o da chi ne fa
le veci, o che venga menzionato, su una dichiarazione rilasciata da chi può
dare l’assenso o l’autorizzazione e convalidata dalla Questura, il nome della
persona, dell’ente, della compagnia di trasporto a cui il minore stesso è stato
affidato.
A tal proposito, il Ministero dell’Interno con la
circolare n. 15/2011, suggerisce l’opportunità di munirsi di un certificato di
nascita con indicazione della maternità e paternità da esibire in caso di
richiesta da parte delle autorità di frontiera, anche nel caso in cui il minore
di 14 anni viaggi accompagnato da un genitore.
Nel caso in cui il minore di anni 18 viaggi solo verso
la Croazia: è tenuto a portare con sé un atto di assenso all’espatrio
contenente i dati personali e la firma degli esercenti la potestà parentale, il
motivo e la durata del soggiorno, il periodo di validità dell’atto di assenso e
i dati dell’accompagnatore del minore. L’atto di assenso dovrà essere
autenticato presso il Comune di residenza. Link modello assenso
espatrio: Modello assenso
In caso di Furto della Carta d’identità: il cittadino
deve presentare agli sportelli la denuncia di furto resa alle autorità
competenti (Commissariato di Polizia, Carabinieri) e un altro documento di
riconoscimento.
In caso di Smarrimento della Carta di identità: il
cittadino deve presentare agli sportelli la denuncia di smarrimento che può
essere resa presso gli organi di Polizia e Carabinieri.
In caso di Deterioramento della Carta d’identità: il
cittadino deve sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
attestante l’avvenuto deterioramento del documento e presentare contestualmente
il documento originale deteriorato.
I comuni italiani stanno progressivamente aderendo al
progetto della nuova carta elettronica: per verificare se la CIE è disponibile
presso il proprio comune di residenza, esiste il link: Disponibilità CIE
La Carta d'identità elettronica valida per l'espatrio,
consente di entrare nei seguenti paesi senza passaporto: Austria, Belgio,
Bosnia, Repubblica Ceca, Cipro, Croazia, Danimarca, Egitto qui però la Carta di
identità deve essere accompagnata da 1 foto formato tessera da incollare su un
apposito modulo consegnato sull'aereo o all'aeroporto di arrivo al momento dei
controlli più 15 dollari per il visto, Estonia, Finlandia, Francia, Germania,
Gibilterra, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein,
Lituania, Lussemburgo, Macedonia per entrare nel paese occorre che la Carta
d'identità sia accompagnata da un apposito tesserino rilasciato alla frontiera
previo pagamento di circa 25,82 euro, Marocco C.I. accettata solo se il
viaggio è organizzato, Malta, Monaco, Repubblica di Montenegro Carta di
identità accettata solo se la durata del soggiorno non è più di 30 giorni,
Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, in Romania la Carta di identità è valida
per l'espatrio solo se il soggiorno non è superiore ai 30 giorni, Slovacchia,
Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Tunisia e Turchia solo in caso di
viaggio organizzato, Ungheria.
In futuro la CIE consentirà al cittadino di assolvere a
numerose funzioni quali per esempio l’espletamento di pagamenti
elettronici di:
•
multe;
•
bollette;
•
bolli auto;
•
ticket sanitari.
e in futuro più lontano, di prenotare visite ai musei,
accedere alla propria cartella clinica e storia sanitaria, votare e molto altro
ancora.